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Buteghe San Giorgio di Nogaro (UD) Piazza XXV Aprile telefono:3392358778 mail: ass.buteghe@gmail.com
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giovedì 28 aprile 2011

Solidale Italiano Fa' la cosa giusta










Sulla fame non si specula

Ogni giorno 25.000 persone muoiono di fame anche a causa delle speculazioni finanziarie su grano, riso e mais. Noi aderiamo alla campagna “Sulla fame non si specula”. Anche tu!
Sulla fame non si specula
Le gravi crisi alimentari che si stanno susseguendo dal 2008 ad oggi e che hanno messo in ginocchio decine di paesi e milioni di persone hanno fatto emergere un fenomeno preoccupante: le speculazioni finanziarie sulle derrate alimentari che hanno fatto schizzare in alto i prezzi di grano, mais e riso.
In un contesto mondiale in cui ogni giorno venticinquemila persone muoiono di fame o a causa di malattie legate alla fame è nostro dovere far sentire la nostra voce.
Per questa ragione Altromercato ha aderito alla campagna “Sulla fame non si specula”.http://sullafamenonsispecula.org
Dal sito dellla della Campagna "Sulla fame non si specula"

"Dal giugno 2010 a oggi, i prezzi del grano e del mais sono di nuovo raddoppiati. Parallelamente, nei mercati delle commodity, da Chicago a Singapore a Johannesburg, le operazioni in derivati sulle materie prime e sui beni alimentari hanno fatto registrare, nel 2010, aumenti del 10-20% rispetto all’anno precedente.

Era già successo nel biennio 2007-2008: i prezzi di alcuni cereali raddoppiarono e in qualche caso addirittura quadruplicarono. Poi, in meno di sessanta giorni, tornarono ai valori iniziali, con pesanti ripercussioni nei Paesi più poveri dove il grano e il mais sono alla base della dieta alimentare. In questi primi mesi del 2011 hanno di nuovo superato i massimi storici.
Il rapporto tra speculazione finanziaria e aumento dei prezzi è certamente un fatto complesso e la speculazione interagisce con lo squilibrio tra domanda e offerta creato da altri fattori. Una serie ormai lunga di studi, però, mostra con chiarezza come la speculazione finanziaria operi da moltiplicatore negli effetti di questi squilibri.
Leggi di mercato immaginate per rendere efficienti gli scambi tra produttori e consumatori, con l’interazione attiva degli intermediari commerciali, vengono falsate dall’entrata in gioco di operatori che non hanno alcun interesse reale ad acquistare o vendere grano, soia o riso, ma mirano solo a ottenere un rendimento finanziario elevato in tempi brevi.
Per tutti questi motivi da più parti si sta sollecitando un intervento regolativo sui mercati finanziari che protegga almeno un bene essenziale come il cibo dalle mire speculative.
La stessa Commissione Europea sembra intenzionata a promuovere un’azione in questo senso: «La speculazione sui generi alimentari di base è uno scandalo quando ci sono un miliardo di affamati nel mondo – ha dichiarato recentemente il Commissario ai Mercati interni Michel Barnier -. Dobbiamo assicurare che i mercati contribuiscano a una crescita sostenibile». E anche negli Stati Uniti la Commodity Futures Trading Commission – l’organismo che vigila su questo settore, che ha nella Borsa di Chicago la sua piazza più importante – ha proposto l’adozione di una serie di vincoli.
Una campagna della società civile sta sostenendo questi tentativi".

Fai sentire anche tu la tua voce e aderisci! http://sullafamenonsispecula.org/partecipa
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Azioni sul documento

Abbigliamento biologico

La mini collezione Spring Summer in fibra 100% organica è realizzata secondo i criteri della filiera tessile equosolidale
pannelloDal campo di cotone organico...

Da oggi troviamo nelle Botteghe Altromercato la nuova linea di abbigliamento femminile per il tempo libero.
La caratteristica importante dei capi è che sono realizzati secondo i criteri della filiera tessile equosolidale bio, che permette di controllare ogni fase della lavorazione, dalla materia prima, il cotone organico (
cotone biologico), al prodotto finito, garantendo in ogni passaggio i principi del commercio equo.
I capi vengono confezionati in India da un produttore
(Railakshmi) che sostiene e promuove le pratiche del commercio equo e garantisce la tracciabilità di tutti i passaggi della filiera. Una volta arrivati in Italia, i prodotti vengono personalizzati dalla cooperativa sociale Confini di Trieste che provvede alla stampa del marchio in diverse varianti di colore e all’etichettatura. Il risultato è un prodotto di alto valore sociale, dal campo di cotone al nostro armadio. 
...al prodotto finito

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filiera-tessile.jpgIl processo di realizzazione dei capi controlla ogni fase della produzione, dalla materia prima, al capo finito.


bioIl cotone organico garantisce il rispetto dell'ambiente e della salute di chi lo indossa e di chi lo produce.



equosolidale
E' una filiera in cui le organizzazioni che controllano le fasi di lavorazione sono tutte equosolidali


vedi tutti i capi in cotone biologico>>


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martedì 26 aprile 2011

L'acqua è un diritto umano

Tra poco più di un mese, noi cittadini saremo invitati a votare perché questo diritto resti tale e non diventi una merce di scambio.
L'acqua è un diritto umano
l'acqua è un diritto di tutti
Il Consorzio Ctm Altromercato è nato quasi venticinque anni fa con l’obiettivo di assicurare alle persone, anche le più marginalizzate dal sistema economico internazionale, le risorse necessarie alla loro dignità attraverso l’accesso al mercato.
Il commercio equo e solidale non si basa sulla carità, ma sulla solidarietà nei confronti di chi si trova in una posizione di debolezza, premessa necessaria ad avviare relazioni paritarie.
Affinché per lo meno la dignità delle persone sia assicurata è necessario che queste godano delle risorse economiche che consentano loro una vita decorosa. Ma prima delle risorse economiche, prima di tutto, è indispensabile che le persone possano usufruire delle risorse naturali fondamentali per la loro sopravvivenza: l’aria da respirare, la terra e i suoi frutti per nutrirsi, l’acqua per bere.
Queste risorse sono talmente essenziali che per secoli sono state date per scontate. Ma l’uomo e la sua avidità di denaro hanno reso necessario un riconoscimento formale dell’importanza di questi elementi naturali senza i quali non potremmo sopravvivere. Per questa ragione, ad esempio, nella risoluzione del 28 luglio 2010, l’Assemblea Generale delle le Nazioni Unite ha solennemente dichiarato “L’acqua potabile […] un diritto umano essenziale per il pieno godimento del diritto alla vita e di tutti gli altri diritti umani". Alla luce di questa risoluzione l’Assemblea Generale ha invitato tutti gli Stati e tutte le organizzazioni internazionali a fornire risorse finanziarie, tecnologie e competenze ai Paesi in via di sviluppo, affinché l’acqua potabile sia garantita a tutti. Inoltre ha riconfermato l’impegno degli stati membri a dimezzare, entro il 2015, il numero di persone sulla terra (ben 884 milioni) che non hanno accesso all’acqua potabile.
Ancora oggi infatti la mancanza di questa risorsa fondamentale per la vita causa la morte di tre milioni di persone ogni anno.
L’Italia è stato un di quei Paesi che ha votato la risoluzione, riconoscendo e stabilendo che l’acqua è un diritto di tutti, imprescindibile. Una tale posizione, assunta davanti alla comunità internazionale ora sembra contraddetta dalla volontà di privatizzare la gestione della risorsa idrica nel nostro Paese. Tra poco più di un mese, noi cittadini saremo invitati a votare perché questo diritto resti tale e non diventi una merce di scambio.
Il Consorzio Ctm Altromercato, insieme ai suoi soci e a molte altre organizzazioni no profit, associazioni e comitati a fianco dei cittadini, si mobilita perché il referendum raggiunga il quorum necessario a impedire che l’acqua da bene comune diventi un business su cui speculare.

giovedì 21 aprile 2011

Invito a partecipare
all'assemblea dei soci di Buteghe
che si terrà alla bottega
di S.Giorgio il giorno
Venerdì 29 aprile 2011
in prima convocazione alle ore 20.15
ed in seconda convocazione alle ore 20.30
con il seguente ordine del giorno:
-Bilancio Consuntivo 2010
-Bilancio di previsione 2011
-Documento Programmatico

mercoledì 20 aprile 2011

Vittorio Arrigoni

Pubblichiamo la comunicazione di condoglianze per l'omicidio di Vittorio Arrigoni inviateci da Shadi Mahmoud di Parc, nostro produttore storico in Palestina.
Cari amici,
a nome del consiglio di amministrazione di PARC, di tutti i lavoratori, i volontati e delle organizzazioni ad essa affiliate, esprimo a tutto il popolo italiano le più profonde condoglianze per la perdita di Vittorio Arrigoni.
Onestamente è stato davvero scioccante vedere un attivista per la pace, quale era Vittorio, uccisso in un modo così terrificante. Quella scena ha rappresentato una ragione di profonda vergogna per i Palestinesi e ci ha lasciato senza parole, incapaci di esprimere la rabbia e il rifiuto per un tale atto d'odio.
L'intero popolo palestinese rifiuta queste azioni e si appella affinchè gli esecutori vengano perseguiti immediatamente. Ci auguriamo che i nostri rapporti con gli italiani che ci sostengono non verranno inficiati da un gruppo di persone ignoaranti che non rappresentano in nessun modo i valori e l'etica dei Palestinesi.
La Palestina rimarrà sempre una casa per coloro che lottano per la libertà in tutto il mondo.
Alla famiglia di Vittorio, preghiamo affinchè voi restiate forti. Le parole non sono in grado di esprimere il dolore al cuore che sentiamo per voi.
Vittorio Arrigoni non verrà dimenticato!

Shadi Mahmoud

lunedì 11 aprile 2011

Invito a partecipare
all'assemblea dei soci di Buteghe
che si terrà alla bottega
di S.Giorgio il giorno
Venerdì 29 aprile 2011
in prima convocazione alle ore 20.15
ed in seconda convocazione alle ore 20.30 con il seguente ordine del giorno:
-Bilancio Consuntivo 2010
-Bilancio di previsione 2011
-Documento Programmatico
Seguirà alle 21.30 una riunione del direttivo dell’associazione.

mercoledì 6 aprile 2011

Equosolidale è anche italiano
Equosolidale non è solo una questione geografica. Altromercato, insieme ai soci, sostiene piccole realtà produttive italiane, come cooperative sociali e organizzazioni dell’economia carceraria. L'applicazione di principi e metodi analoghi a quelli consolidati in oltre venti anni di collaborazione con i produttori del Sud del Mondo ha portato alla nascita di “Solidale Italiano”: una linea di prodotti alimentari nati dalle tradizioni artigianali del nostro Paese. Vedi i prodotti>> 

Solidale italiano

Equosolidale non è solo una questione geografica. Altromercato, insieme ai soci, sostiene piccole realtà produttive italiane come cooperative sociali e organizzazioni dell’economia carceraria.
Solidale italiano
Solidale Italiano
L'applicazione di principi e metodi analoghi a quelli consolidati in oltre venti anni di collaborazione con i Produttori del Sud del Mondo ha portato alla nascita di Solidale Italiano, una linea di prodotti alimentari nati dalle tradizioni artigianali del nostro Paese. Usciamo dalle logiche geografiche a favore di un concetto di solidarietà più ampio ed integrato. L’obiettivo è aprire un dialogo con il territorio italiano, costruendo un’economia più giusta insieme alle piccole realtà impegnate in progetti di riscatto sociale e sviluppo locale. In questo contesto, i prodotti realizzati all’interno dei centri di reclusione garantiscono ai detenuti una possibilità di riscatto attraverso un percorso di formazione professionale e un lavoro qualificato e retribuito, mentre i terreni confiscati alle organizzazioni mafiose diventano uno strumento per lo sviluppo sano e corretto del territorio.
La solidarietà e la sostenibilità non riguardano solo il Sud del mondo” – commenta Guido Vittorio Leoni, Presidente di Altromercato – “Con Solidale Italiano abbiamo la possibilità di sostenere e valorizzare l’operato di quelle realtà locali del nostro Paese che quotidianamente si impegnano in programmi di alto valore sociale”.

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I Taralli e i Tozzetti sono tipici del luogo di produzione  BANDA BISCOTTI:
da progetti sociali di recupero
Mandorle bio, Olive e Limoncello di Libera
valorizzano la biodiversità

Tutte le produzioni di questa linea sono caratterizzate da materie prime di qualità e dall'artigianalitàdelle lavorazioni.
Solidale Italiano coniuga la tutela delle tradizioni locali e della preparazione artigianale con l’attenzione alla qualità delle materie prime e alla genuinità dei cibi. La linea comprende prodotti da forno, mandorle da agricoltura biologica, snack e prodotti agricoli a cui si affiancano vini, pasta, olio, pomodori e legumi di Libera Terra, marchio affermato che contraddistingue le produzioni bio coltivate sulle terre confiscate alla mafia.

Saponi artigianali dalla Palestina
Un progetto di cooperazione a più mani per le donne palestinesi di Aowa, un simbolo di libertà e di riscatto, un percorso di empowerment femminile. È un sapone naturale fatto con olio di oliva, acqua e soda, bolliti al fuoco: un antico lavoro legato alla coltura degli olivi, di tradizione femminile associata. Leggi tutto>>
Vedi anche le altre novità novità della cosmesi solidale.

Il viaggio di un capo di abbigliamento

Ogni tappa del percorso di un abito Altromercato, dalla sua idea alla realizzazione, fino all'arrivo in Bottega. Trova le differenze rispetto alla moda convenzionale, scopri l'altra faccia della moda!
01-viaggio-di-un-capo.jpgDall'idea ...

Sarebbe utile conoscere la storia di ogni abito che indossiamo. Di un capo Altromercato possiamo raccontare tutto, ogni tappa del viaggio che ha percorso dal progetto, alla realizzazione, fino al suo arrivo in Bottega. E' un percorso diverso da quello della moda convenzionale.
Si parte dalla progettazione, un gioco di squadra tra stilista, modellista, responsabile prodotto.
Si sceglie poi il gruppo di ARTIGIANE, tra le organizzazioni dei nostri Produttori, alle quali affidare la produzione tenendo conto delle TECNICHE artigianali e del MATERIALI da utilizzare. Per arrivare dall'idea al CAMPIONE definitivo ci vogliono sette mesi di lavoro di gruppo, caratterizzato da una stretta collaborazione con le artigiane. Si invia quindi l'ordine al produttore e allo stesso tempo anche il PREFINANZIAMENTO del 50% del valore finale, per condividere il rischio e facilitare il pagamento della materia prima e dei salari agli artigiani. Il restante 50% viene saldato all’invio al porto della produzione. Quindi prima di aver ricevuto fisicamente il capo, Altromercato ha già pagato completamente i produttori. Dopo circa 3-4 MESI (il tempo è più lungo rispetto a quello della moda convenzionale) i capi arrivano in Italia, dove vengono sottoposti ad un accurato controllo di qualità (tessuti, cuciture, controllo delle etichette, vestibilità). 
Rispetto alla moda convenzionale non si salta alcun passaggio, ma si aggiunge ogni attenzione necessaria per ottentere un'alta QUALITA' (attenzione al materiale, al tipo di colorazione, alla vestibilità), che unisce l'etica con l'estetica. Ha sempre presente sia le ultime tendenze della moda, sia il rispetto principi e dei valori del commercio equosolidale: dai DIRITTI dei lavoratori, alla sostenibilità AMBIENTALE. Quando l’abito arriva nelle Botteghe Altromercato tutti sono pronti a mostrare il capo e a raccontare il viaggio.
ingrandisci il disegno>>
...al prodotto finito

uncapo
Teniche


box1.jpgLe lavorazioni sono artigianali, le tecniche valorizzano le tradizioni locali

> ricamo kantha
mirrorwork
tie&dye
block printing
screen printing


Materiali


box1.jpgI capi sono caratterizzati da materiali naturali. Vediamone alcuni

> il jersey di cotone organico di Craft aid a Mauritius
> il lino di CraftLink, in Vietnam
> i saree riciclati di Sasha in India (la storia del saree)> la seta di CraftLink in Vietnam, Sasha e Creative in India
> la garza di cotone e south cotton di Creative e Bodhi, India


Le artigiane 


artigianeI capi sono realizzati dalle artigiane di
 
Bodhi – India
Craft aid – Mauritius
Craft link – vietnam
Creative handicraft – india
Sasha – india

Le nostre firme 
sono quelle di tutte le persone, 
dalla modellista, a tutte le artigiane, che 
hanno partecipato alla realizzazione del capo
Aggiungi la tua firma, partecipa al concorso Stilista per caso>>